Tecarterapia

tecarterapia: Il sistema TECAR (acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo)

è una terapia strumentale che utilizza radiofrequenza per curare in maniera molto efficace patologie dell’apparato muscolo-osteo-cartilagineo, andando a riattivare i meccanismi autoriparatori già presenti normalmente nel nostro organismo.
La Tecar è infatti uno strumento di notevole efficacia nel trattamento precoce di patologie dovute a eventi traumatici o problemi infiammatori, esercitando un’azione antidolorifica e curativa, capace di accelerare la naturale reazione riparativa e antinfiammatoria che l’organismo stesso metterebbe in atto, in tempi molto più lunghi. Il paziente avverte immediatamente un sollievo dal dolore che si traduce, in pratica, in una guarigione più rapida. La stimolazione dei tessuti produce già dalla prima applicazione una sensibile diminuzione del dolore, incrementa la circolazione sanguigna, genera una vasodilatazione, riduce le contratture muscolari, facilita il riassorbimento degli edemi.
La Tecarterapia® è in grado di trattare con efficacia e in tempi brevi le patologie riguardanti ginocchio, spalla, anca, caviglia, colonna vertebrale, mani e muscoli, come pure le patologie dolorose infiammatorie osteoarticolari e muscolari quali artrosi, lombalgie e sciatalgie. Infatti, in funzione della problematica da trattare, l’azione può essere prevalentemente mirata alle fasce muscolari, al sistema circolatorio e linfatico, o si può esercitare più in profondità e dunque su tendini, articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo.
Ogni seduta di Tecarterapia® ha una durata media di 20-30 minuti e, in genere, per un ciclo completo di cura, sono necessarie da 5 a 10 sedute.
A differenza di altre terapie la Tecar® non irradia energia dall’esterno, come avviene con la laserterapia, magnetoterapia, elettroterapia o gli ultrasuoni, ma utilizza l’energia endogena del soggetto. In questo modo è possibile interessare anche strati profondi del corpo, non trattabili con trasferimenti esterni di energia per i danni alla cute causati dalle energie emesse. Inoltre è possibile trattare in modo omogeneo un distretto selezionato del corpo.

Sviluppa un campo elettromagnetico tra due elettrodi posti a contatto con la zona da trattare grazie ad una corrente alternata sinusoidale con frequenza di 500 KHz regolabile in ampiezza dall’operatore.
Tale campo elettromagnetico alternato attrae e respinge con una frequenza di 500.000 volte al secondo le cariche elettriche presenti sotto forma di ioni nel tessuto umano.
Il movimento di tali cariche, che dalla periferia si spostano verso la zona di trattamento, produce calore endogeno per effetto Joule.
Questo meccanismo produce numerosi effetti:
– Stimolazione del sistema linfatico, che aumenta il drenaggio dei fluidi presenti tra le pareti dei capillari e le membrane cellulari, (spazio interstiziale), modificazione della permeabilità capillare, che facilita il riassorbimento di eventuali edemi o versamenti;
– Aumento dell’apporto sanguigno, con attivazione del micro-circolo pre-capillare e capillare, con conseguente maggior apporto di sostanze nutritive ed eliminazione di cataboliti;
– Incremento dell’attività metabolica cellulare, con accelerazione dei naturali processi riparativi dell’organismo;
– Stimolazione del rilascio di endorfine, con una conseguente riduzione del dolore.
L’eliminazione del dolore percepito dal paziente sin dalle prime sedute facilita e rende più efficaci le successive manovre riabilitative, che sono attuate su muscoli e tendini già liberati dalla cosiddetta contrattura antalgica. La diminuzione del dolore permette di spingere in profondità il massaggio e eventualmente associare tecniche di mobilizzazione, ottenendo risultati più rapidi e più stabili. Inoltre, la continua stimolazione energetica, porta a una riduzione ulteriore dei tempi di recupero.
Il suo impiego è quindi molto utile nelle terapie riabilitative per il recupero di distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti, borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti, artralgie croniche di varia eziologia, nelle patologie muscolo scheletriche come contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, patologie a carico delle capsule articolari, processi artrosici, lombalgie e sciatalgie, come indubbia è la sua utilità nei programmi riabilitativi post chirurgici, in particolare dopo interventi di artroprotesi.
Con la Tecarterapia® non si registrano effetti collaterali. Alcune precauzioni devono essere prese nei soggetti portatori di pacemaker, nelle persone insensibili alla temperatura e nelle donne in gravidanza.
Tutta la fase operativa del trattamento è eseguita manualmente, quasi come un massaggio. Non servono strumentazioni automatiche di controllo o misuratori elettronici in quanto si tratta di una terapia fisica naturale. Una volta valutata l’area da trattare e la sensibilità del paziente, la terapia è eseguita in modo semplice e sicuro.
Può inoltre essere utilizzata anche in presenza di mezzi di sintesi (protesi metalliche di anca, ginocchio, spalla) cosa non possibile con altre terapie, come le correnti, o gli ultrasuoni, che invece creano un surriscaldamento delle strutture protesiche.
Un altro grande vantaggio della TECAR Terapia è costituito dalla possibilità di poter concentrare l’azione terapeutica sui punti desiderati grazie alle sue differenti modalità operative: la TECAR Capacitiva e la TECAR Resistiva.

MODALITA’ CAPACITIVA

La modalità capacitiva permette di trattare in modo specifico i tessuti caratterizzati da una bassa resistenza alla corrente, concentrando l’azione su tessuto cutaneo, tessuto connettivo, sistema circolatorio e sistema linfatico.
Per ottenere l’effetto Capacitivo la corrente viene applicata sul corpo con due elettrodi: un elettrodo isolato (attivo) di piccole dimensioni ed un controelettrodo non isolato posizionato sul lato opposto alla parte del corpo da trattare. In questa modalità, che utilizza il principio del condensatore, si va a generare all’interno della parte trattata un movimento di cariche elettriche (corrente da spostamento ionico) che si concentra prevalentemente nei tessuti molli della zona sottostante l’elettrodo attivo, dove si sviluppa la massima azione terapeutica.
Il contro-elettrodo, che è costituito da una piastra metallica di grandi dimensioni, agisce reclutando le cariche necessarie a realizzare l’azione terapeutica.

MODALITA’ RESISTIVA

La modalità resistiva viene effettuata con elettrodi non isolati e permette di concentrare l’azione della corrente sui tessuti che offrono maggiore resistenza al passaggio delle cariche elettriche come il tessuto osseo, il tessuto cartilagineo, i tendini, i legamenti, le fasce aponeurotiche ed il tessuto fibrotico. 
La tecnica di trattamento prevede l’uso di due elettrodi non isolati (elettrodo piccolo attivo e controelettrodo di grande dimensione) come pure l’uso di un manipolo unico con i due poli incorporati (manipolo bipolare).
Nella modalità resistiva è di fondamentale importanza il posizionamento degli elettrodi sulla parte da trattare: l’azione terapeutica si determina infatti tra i due elettrodi perché è lungo questa direttrice che si realizza il flusso di corrente che genera il calore.

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